La Casa di Lellino

Benvenuti sul mio blog !!!,il punto d'incontro per tutti gli infermieri con articoli,documenti e risorse dal mondo infermieristico in generale ciao

venerdì 20 agosto 2010

Day Surgery in Urologia

Day Surgery in Urologia

Macchina svuota sacche riduce il rischio biologico

Ecco un articolo tratto da Infermieri Attivi che parla della novità dell'anno leggete un pò.


La novità del 2010 è la macchina svuota sacche di GRsoluzioni.
La macchina in questione consente lo smaltimento in sicurezza delle sacche che hanno liquidi biologici potenzialmente infetti.

La tecnologia sviluppata da GRsoluzioni porta come effetti immediati una riduzione del rischio biologico per gli infermieri e gli OSS in misura diversa a seconda del settore lavorativo.
Ho avuto occasione di vedere questa macchina, a Portomaggiore dove la producono, ed è delle dimensioni di una lavatrice, tutta in acciaio inox, però è più semplice della mia lavatrice, apri lo sportello, metti la sacca, chiudi, spingi un pulsante, fatto. La macchina svuota le sacche, decontamina i liquidi biologici che vanno nella rete fognaria e restituisce una busta vuota e non maleodorante da smaltire nei rifiuti urbani.
I punti di forza sono:
-dimensioni contenute, semplicità di installazione e di utilizzo,
-il miglioramento della sicurezza sul lavoro, dovuta alla riduzione della manipolazione dei liquidi biologici con un minor rischio di contaminazione accidentale per schizzi,
-la diminuzione dei costi dato che i liquidi biologici sono trattati e poi smaltiti nella rete fognaria.
Questa macchina è nata dall'osservazione dell'attività degli operatori in un RSA e dall'idea di cercare un modo alternativo per smaltire le sacche diuresi. Dopo un anno di gestazione e di prove sul campo è stata presentata all'exposanità 2010.   I visitatori dell'expo hanno visto la prima versione commerciale della macchina svuota sacche e ne hanno ampliato i settori di utilizzo suggerendone l'impiego per le sacche di liquidi biologici che si producono in dialisi, sala operatoria, urologia ecc..
La vedremo in reparto?
Non so, dipende.
Dipende da quanto i settori ospedalieri parlano fra loro,
-se chi si occupa di sicurezza va a vedere gli infortuni da contaminazione biologica e sensibilizza la propria azienda,
-se chi si occupa di procedure è in grado di modificare la routine lavorativa e ci introduce un giro a premere il pulsante,
-se chi vede i costi dello smaltimento rifiuti ha modo di esprimersi e fare previsioni di riduzione dei costi e ha la pazienza di vederle confermate dopo un anno.
Tanti se, forse troppi ma non credo, perchè basta che un infermiere o un OSS inizi ad osservare il proprio lavoro e a chiedersi se ne vale la pena di manipolare le sacche correre rischi inutili, tutti abbiamo un giorno no e quindi perchè correre rischi inutili se esiste una macchina che può fare lo stesso lavoro premendo un pulsante.

lunedì 2 agosto 2010

CIAO EVA

Approfitto del blog per allontanarmi un attimo da i soliti argomenti che lo compongono per dedicare due paroline ad una mia collega che fra qualche giorno ci lascerà (niente di grave!!!!) per tornare a lavorare nella sua amata patria (la Slovacchia)
Mi scuso con tutti gli altri colleghi ma ci tenevo particolarmente a scrivere queste cose.
Questo e per te Eva:
Avrei voluto dirti tante altre parole l'ultimo giorno di lavoro, ma tra tante lacrime,regali non c'è stato il tempo e l'opportunità.
Approfitto di questo spazio per scrivere alcuni pensieri che mi auguro leggerai.
Ripeterò le cose che già molti di noi ti hanno detto e cioè che  la TUA sarà un GROSSA assenza.
Perché è innegabile che la tua professionalità nel lavoro, la tua educazione,il tuo sorriso i tuoi modi garbati lasceranno un segno indelebile negli animi di molte persone con cui hai condiviso gioie,dolori,arrabbiature,risate e tanto altro in questi anni.
Il destino a volte è beffardo perché ci da' l'opportunità di incontrare persone vere come te e dopo ce le allontana quasi come a voler dire "ritieniti fortunato di averla incontrata".
Ma il ricordo, si quello, rimane marchiato a fuoco nel animo di chi ti ha apprezzato,stimato e ha avuto la fortuna di lavorare con te.
Personalmente ricorderò con piacere le volte che prendevamo il caffè con Gabry e tra una cazzata e l'altra passavamo 5 minuti in allegria, mi mancheranno molto quei semplici ma indementicabili attimi.
Ma il mio non vuole essere un addio ma un arrivederci perché sono convinto che prima o poi ci rivedremo.
Concludo augurando a te e a Marek tanta felicità, un grosso in bocca al lupo per il rientro e per il nuovo lavoro.
Ciao Eva
Giampaolo