La Casa di Lellino

Benvenuti sul mio blog !!!,il punto d'incontro per tutti gli infermieri con articoli,documenti e risorse dal mondo infermieristico in generale ciao

sabato 30 aprile 2011

Un Decacologo infermieristico

Fonte :Carpem Nurse blog
Autore: Vincenzo

---- Nota I ----
Della governance dell'infermieristica

Le “autonomie” infermieristiche sono essenzialmente due: quella assistenziale diretta e quella gestiona-le/organizzativa. Per autonomia assistenziale diretta si intende la possibilità di decidere e agire sulla base delle proprie conoscenze, ovvero lavorare e svolgere quanto di competenza sotto la propria responsabilità, mentre l’autonomia gestionale/organizzativa attiene all’organizzazione dei processi assistenziali alla decisione su quante risorse sono necessarie, su come utilizzarle e svilupparle.Quando gli infermieri manager hanno piena autonomia organizzativa non possono che migliorare le condizioni di lavoro degli infermieri che si dedicano all’assistenza diretta e, di conseguenza, la risposta assistenziale al cittadino.Entrambe le autonomie devono svilupparsi in modo armonico: sviluppare solo quella manageriale rischia di deprofessionalizzare il contributo degli infermieri.Si chiede: Una reale attribuzione della governance infermieristica agli infermieri, attraverso un chiaro impegno dell’amministrazione affinché questo principio venga applicato. Nella “line” gerarchica, all’interno degli organigrammi aziendali, non devono in alcun modo essere presenti figure diverse dall’infermiere (fatti salvi, ovviamente, il Direttore Generale nel vertice strategico e le figure di supporto all’assistenza nei livelli bassi, all’interno del nucleo operativo).

---- Nota II ----
Dell'orario di lavoro

La recente legislazione in materia di orario di lavoro procede univocamente, ormai da tempo, in direzione della massima tutela del lavoratore, in particolare per i turnisti (vedi il Decreto Legislativo n. 66 dell’8 aprile 2003 che applica la Direttiva Comunitaria n. 34/2000).Numerose ricerche riportano dati preoccupanti in merito al lavoro notturno: secondo il ventottesimo rapporto internazionale dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) di Lione esso predisporrebbe maggiormente i lavoratori allo sviluppo del cancro (in particolare quello al seno per le donne e alla prostata per l’uomo); secondo un’indagine Eurispes condotta in Italia, il lavoro notturno genera alterazioni nello stato di salute (faciliterebbe l’insorgenza di insonnia, depressione, gastroduodenite, ulcera duodenale e può aggravare alcune patologie cardiache, il diabete, l’epilessia) e nelle relazioni interpersonali (aumento dell’irritabilità, difficoltà nella vita di relazione, aumento di separazioni e divorzi).Si chiede: l’applicazione delle norme contenute nel Decreto Legislativo 66/2003; il NurSind rifiuta la contrattazione di qualsiasi accordo si voglia porre in deroga a tale direttiva. Si chiede quindi con fermezza che le aziende ospedaliere pianifichino solo turni (in quinta o in decima) che tengano conto dell’armonica ripartizione dell’orario di lavoro all’interno dei servizi aperti nelle 24 ore.Turno in quinta: M-P-N-S-RTurno in decima: M-M-P-P-N-N-S-R-R-RP.S.: sull’orario di lavoro rimandiamo ad un documento integrativo più articolato, che comprende anche richieste sui seguenti temi: lavoro part-time, riconoscimento ore straordinarie, banca delle ore e calcolo giornate di malattia sul dovuto reale.

---- Nota III ----
Del risk management

L’errore è dietro l’angolo; infermieri più stanchi (vedi nota II) sono più soggetti ad errori; infermieri meno formati (vedi nota VIII) incorrono più facilmente nella malpractice.Ogni anno negli ospedali viene cagionato un danno (che può arrivare fino alla morte) a migliaia di pazienti, e questo comporta dolore, demotivazione, frustrazione, oltre ad una perdita economica altissima per gli ospedali che si trovano a dover pagare premi assicurativi sempre più alti.Si chiede: di attivare gruppi di lavoro sempre più allargati e partecipati, che vedano nascere e sviluppare una maggiore cooperazione e collaborazione tra medici e infermieri: il Risk Management deve essere materia di tutti i professionisti e non solo di ridotte task-force.Inoltre: invitiamo tutti i colleghi a motivare scientificamente la scarsa dotazione di risorse umane nelle corsie al fine di responsabilizzare amministratori e politici in merito a certe scelte legate al risparmio. Andrà da sé che, in caso di contenzioso, si potrà dimostrare di aver fatto tutto ciò che era umanamente possibile fare.

---- Nota IV ----
Delle figure di supporto

In una sanità moderna e al fine di garantire la miglior risposta assistenziale al cittadino è necessario dotare l’infermiere di un adeguato numero di figure di supporto. È indispensabile pensare nuovi modelli organizzativi che consentano all’infermiere di fare l’infermiere, ovvero di esprimere il massimo delle competenze acquisite, anche attraverso l’attribuzione di alcune funzioni agli operatori di supporto.Tali innovazioni organizzative non devono in alcun modo essere foriere di scellerate rincorse al risparmio con conseguente riduzione afinalistica del numero di infermieri presenti in organico.Si chiede: La costituzione di gruppi di lavoro costituiti da infermieri, divisi per aree dipartimentali, che verifichino il reale fabbisogno di personale di supporto in ogni unità operativa.

---- Nota V ----
Delle nuove tecnologie

L’informatizzazione è ormai arrivata a toccare, in maniera capillare, tutte le realtà lavorative garantendo rapido scambio di informazioni, ottimizzazione dei tempi e puntualità nelle risposte.La rete mondiale è diventata una risorsa fondamentale, nel lavoro, nell’aggiornamento, nella ricerca.Si chiede: L’attivazione di un accesso alle reti (Internet e Intranet) e una casella di posta elettronica a tutti i professionisti dell’Azienda Ospedaliera.

---- Nota VI ----
Dei percorsi e delle divise

Il cittadino che accede alle strutture di pubblica utilità deve essere messo in condizione di seguire facilmente il proprio percorso; questo concetto è ancor più vero in ospedale, a cui il cittadino accede già con un proprio bagaglio di preoccupazioni, per sé o per i propri cari, e quindi ancor meno predisposto ad industriarsi per reperire informazioni. Altresì le persone hanno il diritto di riconoscere il giusto operatore a prima vista, senza possibilità di fraintendimenti e perdite di tempo.Si chiede: Realizzazione di una chiara segnaletica (cartelli, percorsi colorati, indicazioni) e di una serie di opuscoli che descrivano le attività dell’ospedale (non la Carta dei Servizi, ma qualcosa di più rapida consultazione, divisa per dipartimenti e tipologie di prestazione, illustrata e di facile comprensione).Si chiede, inoltre, l’assegnazione di divise dai colori differenziati, divise per profilo professionale.

---- Nota VII ----
Della valutazione

La valutazione del personale è sicuramente importante, poiché attraverso tale sistema operativo si può ottenere per ogni lavoratore un giudizio sul rendimento e le caratteristiche professionali che si estrinsecano nell’esecuzione del lavoro. La valutazione è garanzia anche del lavoratore, poiché è noto che laddove non si procede per valutazione si procede per clientelismi.Purtroppo, però, in molte aziende ospedaliere i sistemi di valutazione si traducono in pagelline di fine anno, dove il caposala di turno si esprime in giudizi spesso opinabili, senza che il lavoratore abbia possibilità di appello (vedi alcune regole aziendali).Si chiede: L’immediata sospensione di tutti quei metodi di valutazione (leggasi pagelline) che non vedano una partecipazione attiva del lavoratore. Si chiede, altresì, che si attivi un’apposita commissione che studi strumenti di valutazione partecipati e obiettivi, con particolare attenzione allo sviluppo di ognuno.La valutazione deve essere strettamente legata alla formazione (vedi nota VIII).

---- Nota VIII ----
Della formazione

È necessario implementare la massima trasparenza e partecipazione degli infermieri in merito alla propria formazione complementare. All’interno di momenti predeterminati e sulla scorta dei piani di sviluppo messi a punto insieme ai coordinatori, i componenti l’equipe di lavoro devono essere messi in condizione di confrontarsi e di valutare, in piena autonomia, il proprio fabbisogno formativo.Si chiede: di calcolare, sulla base dell’importo annuale che l’Azienda attribuisce alla formazione, il valore di 1 “gettone formativo”pro-capite, per ogni operatore, con particolare riguardo a coloro che sono in obbligo di ECM. Tale gettone sarà spendibile verso uno o più momenti formativi, scelti dall’equipe di lavoro sulla base della specialità in cui si opera e delle esigenze peculiari del momento.

---- Nota IX ----
Dell'immagine sociale

L’immagine sociale dell’infermiere è condizionata da antichi stereotipi che generano nei cittadini (ma anche negli altri operatori sanitari) una visione distorta del reale ruolo dell’infermiere moderno. L’evoluzione formativa e normativa non è conosciuta da tutti ed è quindi necessario operare in maniera radicale nella cultura popolare al fine di permettere ai cittadini un corretto impiego di questa preziosa risorsa professionale.Si chiede: di attivare programmi di interventi nelle scuole e nelle famiglie al fine di far conoscere (e riconoscere) il ruolo dell’infermiere a tutti i cittadini.

---- Nota X ----
Del diritto alla propria vita

Nell’immaginario collettivo, anche in quello di certi amministratori di aziende sanitarie, siamo collocati al servizio degli altri non già per scelta professionale, ma per vocazione da buon samaritano.Va da se che di fronte a questa distorta percezione della nostra professione molti credono di poter disporre del nostro tempo libero sempre e comunque. In molte Aziende vi sono elenchi telefonici, a disposizione di capi e “capetti”, utilizzati per ogni “stormir di fronde” senza che nessun infermiere abbia mai firmato consensi.Sappiano i colleghi che nessuno è tenuto a fornire il proprio recapito telefonico; l’unico posto dove è necessario tenere questo dato personale è il piano per le maxi-emergenze (P.E.M.A.F.), da utilizzare nel caso di calamità naturali, o l’elenco delle reperibilità.Si chiede: l’attuazione di una più chiara programmazione della reperibilità e/o della pronta disponibilità, che tenga conto della normativa in materia. Nel caso di chiamata improvvisa in servizio si utilizzi l’ordine di servizio debitamente compilato. Il ricorso alle ore straordinarie deve essere, appunto, “straordinario” e non usato come fattore ordinario di programmazione dei turni.P.S.: per la pronta disponibilità si veda apposito documento integrativo.

mercoledì 27 aprile 2011

Nuovi corsi ecm on line

Dal sito Prex (qualcuno di voi lo conoscerà già) vi segnalo il calendario dei prossimi corsi ecm on line su cui spicca il "corso di lettura dell'ecg per infermieri" e l'interazione dei farmaci anti diabete" (quest'ultimo scontato fino a domani!!!!!!!)
http://www.prex.it/prex/calendariofad/
Prex S.p.A. - Progetti e Servizi nel Settore della Salute

La Web Tv degli infermieri

Fonte: Infermieri attivi vai all''articolo
Vi consiglio un sito  enfermeria tv (solo in spagnolo purtroppo) che è una vera e propria WEB TV infermieristica con tanti canali tematici.
buona visione
http://www.enfermeriatv.es/#

giovedì 21 aprile 2011

Una lettera di uno di noi

Fonte: Varese News
Egregio Direttore.
Ho letto da poco una lettera inviatale da un utente che ha elogiato il personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso di Busto Arsizio.
Durante la lettura, e leggendo i commenti di altre persone in merito ad esperienze personali, non ho potuto che sorridere e, in parte, provare un senso di disagio. Sono un infermiere e mi sono sentito toccato da vicino. Mi permetta di spiegarle le motivazioni di tale disagio.

Si leggono mille argomentazioni, esperienze personali, aneddoti che riguardano il personale ospedaliero; la cronaca puntualmente addita una struttura piuttosto che un'altra per casi di "malpractice". Sono da sempre un grande sostenitore della giustizia in senso lato, quindi sono il primo a dichiarare che è giusto, anzi, doveroso, da parte dei media, informare il popolo italiano circa le vicissitudini disastrose, dannose e raccapriccianti che succedono negli ospedali o nelle strutture private nel nostro Paese.

Ma, ed esistono tanti "ma", la malpractice è sempre esistita. Solo da qualche anno, forse emulando gli altri Stati "l'affare sanitario" è diventato di dominio pubblico. Da qualche anno il SSN è cambiato. Da qualche anno la formazione universitaria è cambiata e consequentemente il modo di "fare sanità"... almeno per quanto riguarda gli infermieri.

Forse non tutti sanno che...

mercoledì 20 aprile 2011

Convenzione NurSind - Willis IPASVI


Anche quest'anno si rinnova la convenzione con la polizza professionale Willis/IPASVI che viene offerta agli iscritti Nursind al costo di 40 euro annui anzichè 48.
La polizza copre anche la colpa grave fino a 2 mln. ed in più, offre la tutela legale penale fino a 5.000 euro.

Un'appello per tutti i colleghi


E ora permettetemi uno sfogo e un'accorato appello...

Colleghi,basta!!!! non facciamoci schiacciare continuamente,non rimaniamo indifferenti a comportamenti creati da personaggi che ledono la nostra dignità e che ci vorrebbero trasformati in zombi senza anima e cervello utili solo a produrre,produrre e poi produrre ancora. Non stiamo zitti, non accettiamo tutto e tutti, protestiamo civilmente e facciamo valere i nostri diritti,le nostre opinioni salvaguardando la nostra salute e quella delle persone che NOI assistiamo e curiamo, perchè ricordate il silenzio è dei colpevoli.

Scusate ma mi ci voleva proprio.Attendo critiche, consigli,opinioni e tutto quello che vi passa per la testa.

Buona vita a tutti




Sindrome da burnout

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La sindrome da burnout (o più semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno
 che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto, qualora queste non rispondano in maniera adeguata
 ai carichi eccessivi di stress che il loro lavoro li porta ad assumere. Maslach e Leiter (2000) hanno perfezionato
 le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni: deterioramento dell'impegno nei confronti del lavoro,
deterioramento delle emozioni originariamente associati al lavoro ed un problema di adattamento
tra persona ed il lavoro,
a causa delle eccessive richieste di quest'ultimo. In tal senso il burnout diventa una sindrome da stress
non più esclusivadelle professioni d'aiuto ma probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.

venerdì 15 aprile 2011

Caparezza il tuo sogno eretico

Mi bruci per ciò che predico...
Passano gli anni, i secoli ma le menti pensanti sono sempre scomode e chiunque e in ogni campo nè può vedere i risultati.
LEGGERE ATTENTAMENTE  LE AVVERTENZE   I TESTI

Testo:
(Caparezza-Giovanna D'Arco)
Sono una donna e sono una santa,
sono una santa donna e basta,
sono stata una casta vincente prima che fosse vincente la casta.
Dalla Francia la Francia difendo, se l'attacchi la lancia ti fendo, estraggo la spada dal cuoio, polvere ingoio ma non mi arrendo, gli inglesi da mesi vorrebbero la mia capoccia in un nodo scorsoio, ohio!
Sono un angelo ma con loro mi cambierò in avvoltoio, ohio!
Vinco una guerra contro l'Inghilterra non è che ando coglio, coglio!
Perchè sento le voci che non sono voci di corridoio, ohio!

(voci)
Vada all'inferno satanassa, un letto di fiamme il tuo materasso!
La tua parola non vale più, accenditi fuoco spegniti tu!

(rit.)
Mi bruci per ciò che predico, è una fine che non mi merito, mandi in cenere la verità perchè sono il tuo sogno eretico,
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico ammettilo sono il tuo sogno eretico.

(Caparezza-Savonarola)
Invece io sono il domenicano ma non chiedermi come mi chiamo,
qua è sicuro che non me la cavo, mi mettono a fuoco non come la Canon,
detesto i potenti della città detesto Sua Santità, un uomo carico d'avidità che vende cariche come babbà.
La tratta dei bimbi come geishe cresce tutto il clero ma nessuno ne parla e il millequattro non è annozero ed ora mi impiccano, mi appiccano come un bengala a capodanno, di me rimarrà un pugno di cenere da gettare in Arno!

(voci)
Accendevi i falò laggiù, bruciavi i libri di belzebù, era meglio mettere su i carboni del barbecue!

(rit.)
Mi bruci per ciò che predico, è una fine che non mi merito, mandi in cenere la verità perchè sono il tuo sogno eretico,
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico ammettilo sono il tuo sogno eretico.

(Caparezza-Giordano Bruno)

Infine mi chiamo come il fiume che battezzò colui nel cui nome fu imposto in posti bui, mica arredati col feng shui.
Nella cella reietto perchè tra fede e intelletto scelgo il suddetto, Dio mi ha dato un cervello, se non lo usassi gli mancherei di rispetto e, tutto crolla come in borsa la favella nella borsa, la mia pelle è bella arsa, il processo della farsa.
Adesso mi tocca tappare la bocca nel [..] lì fuori, lasciatemi in vita invece di farmi una statua in Campo Dei Fiori.

(rit.)
Mi bruci per ciò che predico, è una fine che non mi merito, mandi in cenere la verità perchè sono il tuo sogno eretico,
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico
io sono il tuo sogno eretico ammettilo sono il tuo sogno eretico.

...Lo accendiamo???

Grillo sulle le lobby farmaceutiche e altro

Io sono il tuo sogno eretico....

La Verità su Di Bella

Anche se è come fare la guerra ai Mulini a Vento è giusto che certe cose si sappiamo e la gente lotti per un mondo migliore anche per chi verrà dopo di noi...