Fonte: Nursind
link originale: http://www.nursind.it/nursind2/modules/newbbex/viewtopic.php?topic_id=2404&forum=3
Ecco a voi uno sfogo che tutti noi sicuramente condividiamo!
Sanità allo sfascio!
Un SSN così invidiato da tutti ed oramai alla deriva!!!
Anche se con questa analisi che tratterò non avrò certamente scoperto l’acqua calda, vorrei esprimere delle considerazioni in merito al nostro caro SSN e quale posizione assume la professione infermieristica in tutto ciò.
Legge 833/78 Capo I : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale.
La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana.
Un Sistema che per anni tutti ci hanno invidiato e cercato di imitare, ma oggi allo sfascio più assoluto per mille motivi.
Premesso che la salute è un diritto fondamentale per ogni individuo e stabilito che con la situazione economica europea attuale bisogna stringere le cinghia, non si può continuare a pensare di poter distribuire cura della salute a tutti i cittadini indistintamente. Bisogna individuare un modello che permetta un ricircolo di denaro pubblico. Come? Ecco un esempio: Il cittadino che percepisce un reddito annuale di 100000 euro non può pagare un ticket per un esame strumentale (TC RMN..) allo stesso modo di chi ne percepisce 20000 euro, ma dovrà pagarne di più se vuol continuare a mantenere viva la sanità pubblica. Già sanità pubblica, ma a chi interessa veramente?
La nostra cara e vecchia sanità viene quotidianamente smantellata a tavolino sotto gli occhi indifferenti di milioni di italiani e migliaia di infermieri esclusivamente a favore delle grandi lobbie della sanità privata. Questa ultima poi, tanto privata non è, dato che in Italia al contrario dell’USA, chi fa il privato lo fa grazie al denaro pubblico dei cittadini.
Troppe strutture private in regime di convenzione con il SSN e poste a scarsi controlli, stanno distruggendo la nostra sanità pubblica. A loro non interessa la salute del cittadino, ma bensì i DRG ed i rimborsi dalle ASL. Non è assurdo che in un ospedale pubblico spesso non siano presenti apparecchiature per esami strumentali e quindi la gente deve ricorrere presso un privato convenzionato della stessa città? E’ possibile che una struttura privata convenzionata esegue RMN fino alle 23:30 di sera, mentre nel pubblico non ci sono neanche i soldi per assumere più tecnici che lavorino di più per ridurre le attesa? E’ possibile che un Ortopedia di un pubblico faccia 4 protesi totali di anca al giorno ed un privato arriva a farne anche 12? E’ possibile che nel privato siano presenti per la maggior parte reparti specialistici chirurgici? Come mai le realtà specialistiche mediche non interessano? I DRG sono meno fruttuosi oppure si tratta di una coincidenza?
Tutto ciò che sto dicendo vi apparirà scontato, ma è il perno di tutti i nostri problemi.
Per carità non voglio demonizzare il privato, ma vi faccio una domanda: Se è vero che il privato è più efficiente, come mai anche i dipendenti non godono di benefici per tale efficienza? In fondo è soprattutto merito loro o sbaglio? Allora come mai i colleghi infermieri del privato hanno il contratto bloccato da anni? Ma nessuna paura, a non creare disparità tra i dipendenti del privato e del pubblico, ci ha pensato il nostro caro Governo, con una manovra di tagli per 25 miliardi di euro nella pubblica amministrazione, la quale prevede un blocco contrattuale per ben 4 anni.
Anzi ultimamente l’ago della bilancia si è spostato a favore dei colleghi del privato, dato che si sono visti detassare straordinario e notturno. E i medici? Cosa fanno i medici per evitare che la sanità pubblica si autodistrugga? Chi ha un minimo di buon senso cerca di lottare con gli artigli e di andare avanti, altri invece preferiscono dedicarsi all’attività intra ed extra-moenia, oppure scappano presso il privato dove ad attenderli c’è una retribuzione economica nettamente più elevata. Ma elevata in base a cosa? Alle loro competenze o al numero delle prestazioni?...... Ma andiamo avanti.
Nel 1992 Rosi Bindi era riuscita ad imporsi con la categoria medica dicendo ai dipendenti pubblici: “O dentro o fuori!!” Tutto ciò ovviamente non andava bene alla lobbie medica, rappresentata significativamente in Parlamento, e così con il Dott.Veronesi si passò all’intra ed extra-moenia.
Già, quella medica davvero una lobbie potente, ma nell’ultimo periodo è venuta fuori soprattutto quella privata e la figura del Medico di famiglia. Questo ultimo ha sempre avuto un ruolo sociale fondamentale per il cittadino, ma ultimamente assistiamo ad ondate di persone che assalgono (spesso inutilmente) i Pronto soccorsi degli Ospedali, anziché rivolgersi al proprio medico, causando di conseguenza un aumento della spesa sanitaria.
Le cause sono sicuramente numerose e non starò qui ad analizzarle, ma lascio voi immaginare.
E gli infermieri? Cosa fanno?
Beh buona parte resta a piangere nelle cucinette degli ospedali, altri cercano di scappare via dalle realtà professionali più faticose, altri ancora effettuano Master in Coordinamento per evitarsi 40 anni di professione usurante e poi c’è una piccola parte che invece ci crede ancora nella professione e lotta con tutte le proprie forze, ma viene affossata da altri colleghi.
Infermieri che fanno del mobbing agli infermieri!!!! Vero, ma assurdo.
Professione che si è evoluta negli ultimi 100 anni, ma che ancora fa una grossa fatica a venire fuori.
Profilo professionale, codice Deontologico e diverse leggi hanno cercato di dare una svolta, ma solo sulla carta perché poi nella realtà non è così purtroppo.
Professione intellettuale? Sarà, ma io da 3 anni a questa parte ho spalato così tanta di quella……che a volte ho i miei dubbi. E’ anche vero però che la responsabilità è solo nostra e basta!!!!
E già, adesso vi stupirete e direte: Ma cosa dice questo? Noi siamo senza personale, lavoriamo in situazione precarie! Saltiamo i riposi!Chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Il futuro del SSN è nelle nostre mani, possiamo restare a guardare mentre ci impalano (metaforicamente parlando) oppure possiamo tirare fuori gli attributi.
Urliamo al mondo intero quanto siamo importanti per questa Sanità, dimostriamo che senza noi crollerebbe tutto. Quanta gente non sa ad esempio che dietro alla Diagnosi medica spesso ci sono i consigli di un infermiere!Quante volte grazie alle nostre competenze preveniamo che situazioni cliniche degenerino!Quante volte siamo accanto al paziente e siamo pronti ad assisterlo nel rispetto della dignità umana!Perché allora i mass media ci ammazzano? Ogni giorno veniamo citati in vicende di cronaca,con le quali la nostra professione non ci azzecca nulla, ma va bene ugualmente tanto tutto ciò che non è Medico è infermiere! Possiamo prendercela però sempre con l’IPASVI, con i sindacati e l’Istituzioni? Iniziamo ad assumerci le nostre responsabilità! Cambiamo modo d ragionare sul lavoro! Iniziamo a limitarci alle nostre competenze! Avvaliamoci degli strumenti legali a nostra disposizione! Denunciamo le situazioni di carenza di risorse umane e strutturali che danneggiano il cittadino! Non scendiamo più a compromessi! Smettiamola di farci impietosire da chi gioca con noi e fa finta di porre il paziente al centro di ogni cosa! Diamo vita ad una sanità basata realmente sul rispetto della salute psico-fisica e della dignità umana e non permettiamo a questo sistema organo-centrista di andare avanti! Com’è possibile che gli ospedali siano suddivisi per organi ed apparati, anziché per grossi reparti multidisciplinari dove vi è un’equipe che collabora assieme? Come si può pensare che un endocardite batterica del cuore dx sia di pertinenza di Medicina Interna e quella di sinistra di cardiologia? E l’aspetto umano allora? Perché deve esistere questa grossolana divisione di competenze mediche in base alla specializzazione? Allora perché a noi infermieri viene richiesto di essere competenti in più cose? Perché non iniziamo anche noi (come scritto anche nel Codice Deontologico) ad avvalerci di consulenze di colleghi specialisti?
Perché per una volta non mettiamo da parte i rancori che stupidamente ci dividono e ci uniamo nel bene della Sanità? Saremmo potentissimi, potremmo ottenere più riconoscimento sociale, una retribuzione economica più elevata, più soddisfazione da parte del cittadino, potremmo smacchiarci da retaggi culturali stupidi, potremmo avere più soddisfazioni professionali e meno frustrazioni, potremmo lavorare con carichi assistenziali adeguati e non massacranti come avviene oggi!
Allora dov’è il problema? Perché facciamo guerra tra poveri? Perché so già che sarò costretto a scappare via dall’Italia per avere più soddisfazioni? Perché c’è tanto odio in una professione umana? Perché ci parliamo male alle spalle? Perché anziché occuparci delle nostre attività preferiamo continuare a fare servi dei medici? Collaboriamo con loro, ma non sottomettiamoci come abbiamo sempre fatto per anni!!!Usiamo le nostre competenze per avere più autonomia!
E’ inutile continuare a lamentarsi e dire: Guadagniamo poco! Le nostre notti non valgono nulla! Non abbiamo personale! Lavoriamo in condizioni pericolose per tutti! Il nostro è un lavoro massacrante ed usurante!
Basta! E’ ora di farla finita!!!
Non piangiamoci sempre addosso! Io l’ho fatto, ma purtroppo siamo ancora in pochi!!!. E tu collega infermiere cosa vuoi fare? Vuoi restare a piangere tra le mura degli ospedali o vorrai uscire allo scoperto ed unirti attivamente per il cambiamento? A te la scelta…….
Giuseppe Summa infermiere dipendente pubblico referente Nursind ASL TO4
link originale: http://www.nursind.it/nursind2/modules/newbbex/viewtopic.php?topic_id=2404&forum=3
Ecco a voi uno sfogo che tutti noi sicuramente condividiamo!
Un SSN così invidiato da tutti ed oramai alla deriva!!!
Anche se con questa analisi che tratterò non avrò certamente scoperto l’acqua calda, vorrei esprimere delle considerazioni in merito al nostro caro SSN e quale posizione assume la professione infermieristica in tutto ciò.
Legge 833/78 Capo I : La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale.
La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana.
Un Sistema che per anni tutti ci hanno invidiato e cercato di imitare, ma oggi allo sfascio più assoluto per mille motivi.
Premesso che la salute è un diritto fondamentale per ogni individuo e stabilito che con la situazione economica europea attuale bisogna stringere le cinghia, non si può continuare a pensare di poter distribuire cura della salute a tutti i cittadini indistintamente. Bisogna individuare un modello che permetta un ricircolo di denaro pubblico. Come? Ecco un esempio: Il cittadino che percepisce un reddito annuale di 100000 euro non può pagare un ticket per un esame strumentale (TC RMN..) allo stesso modo di chi ne percepisce 20000 euro, ma dovrà pagarne di più se vuol continuare a mantenere viva la sanità pubblica. Già sanità pubblica, ma a chi interessa veramente?
La nostra cara e vecchia sanità viene quotidianamente smantellata a tavolino sotto gli occhi indifferenti di milioni di italiani e migliaia di infermieri esclusivamente a favore delle grandi lobbie della sanità privata. Questa ultima poi, tanto privata non è, dato che in Italia al contrario dell’USA, chi fa il privato lo fa grazie al denaro pubblico dei cittadini.
Troppe strutture private in regime di convenzione con il SSN e poste a scarsi controlli, stanno distruggendo la nostra sanità pubblica. A loro non interessa la salute del cittadino, ma bensì i DRG ed i rimborsi dalle ASL. Non è assurdo che in un ospedale pubblico spesso non siano presenti apparecchiature per esami strumentali e quindi la gente deve ricorrere presso un privato convenzionato della stessa città? E’ possibile che una struttura privata convenzionata esegue RMN fino alle 23:30 di sera, mentre nel pubblico non ci sono neanche i soldi per assumere più tecnici che lavorino di più per ridurre le attesa? E’ possibile che un Ortopedia di un pubblico faccia 4 protesi totali di anca al giorno ed un privato arriva a farne anche 12? E’ possibile che nel privato siano presenti per la maggior parte reparti specialistici chirurgici? Come mai le realtà specialistiche mediche non interessano? I DRG sono meno fruttuosi oppure si tratta di una coincidenza?
Tutto ciò che sto dicendo vi apparirà scontato, ma è il perno di tutti i nostri problemi.
Per carità non voglio demonizzare il privato, ma vi faccio una domanda: Se è vero che il privato è più efficiente, come mai anche i dipendenti non godono di benefici per tale efficienza? In fondo è soprattutto merito loro o sbaglio? Allora come mai i colleghi infermieri del privato hanno il contratto bloccato da anni? Ma nessuna paura, a non creare disparità tra i dipendenti del privato e del pubblico, ci ha pensato il nostro caro Governo, con una manovra di tagli per 25 miliardi di euro nella pubblica amministrazione, la quale prevede un blocco contrattuale per ben 4 anni.
Anzi ultimamente l’ago della bilancia si è spostato a favore dei colleghi del privato, dato che si sono visti detassare straordinario e notturno. E i medici? Cosa fanno i medici per evitare che la sanità pubblica si autodistrugga? Chi ha un minimo di buon senso cerca di lottare con gli artigli e di andare avanti, altri invece preferiscono dedicarsi all’attività intra ed extra-moenia, oppure scappano presso il privato dove ad attenderli c’è una retribuzione economica nettamente più elevata. Ma elevata in base a cosa? Alle loro competenze o al numero delle prestazioni?...... Ma andiamo avanti.
Nel 1992 Rosi Bindi era riuscita ad imporsi con la categoria medica dicendo ai dipendenti pubblici: “O dentro o fuori!!” Tutto ciò ovviamente non andava bene alla lobbie medica, rappresentata significativamente in Parlamento, e così con il Dott.Veronesi si passò all’intra ed extra-moenia.
Già, quella medica davvero una lobbie potente, ma nell’ultimo periodo è venuta fuori soprattutto quella privata e la figura del Medico di famiglia. Questo ultimo ha sempre avuto un ruolo sociale fondamentale per il cittadino, ma ultimamente assistiamo ad ondate di persone che assalgono (spesso inutilmente) i Pronto soccorsi degli Ospedali, anziché rivolgersi al proprio medico, causando di conseguenza un aumento della spesa sanitaria.
Le cause sono sicuramente numerose e non starò qui ad analizzarle, ma lascio voi immaginare.
E gli infermieri? Cosa fanno?
Beh buona parte resta a piangere nelle cucinette degli ospedali, altri cercano di scappare via dalle realtà professionali più faticose, altri ancora effettuano Master in Coordinamento per evitarsi 40 anni di professione usurante e poi c’è una piccola parte che invece ci crede ancora nella professione e lotta con tutte le proprie forze, ma viene affossata da altri colleghi.
Infermieri che fanno del mobbing agli infermieri!!!! Vero, ma assurdo.
Professione che si è evoluta negli ultimi 100 anni, ma che ancora fa una grossa fatica a venire fuori.
Profilo professionale, codice Deontologico e diverse leggi hanno cercato di dare una svolta, ma solo sulla carta perché poi nella realtà non è così purtroppo.
Professione intellettuale? Sarà, ma io da 3 anni a questa parte ho spalato così tanta di quella……che a volte ho i miei dubbi. E’ anche vero però che la responsabilità è solo nostra e basta!!!!
E già, adesso vi stupirete e direte: Ma cosa dice questo? Noi siamo senza personale, lavoriamo in situazione precarie! Saltiamo i riposi!Chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Il futuro del SSN è nelle nostre mani, possiamo restare a guardare mentre ci impalano (metaforicamente parlando) oppure possiamo tirare fuori gli attributi.
Urliamo al mondo intero quanto siamo importanti per questa Sanità, dimostriamo che senza noi crollerebbe tutto. Quanta gente non sa ad esempio che dietro alla Diagnosi medica spesso ci sono i consigli di un infermiere!Quante volte grazie alle nostre competenze preveniamo che situazioni cliniche degenerino!Quante volte siamo accanto al paziente e siamo pronti ad assisterlo nel rispetto della dignità umana!Perché allora i mass media ci ammazzano? Ogni giorno veniamo citati in vicende di cronaca,con le quali la nostra professione non ci azzecca nulla, ma va bene ugualmente tanto tutto ciò che non è Medico è infermiere! Possiamo prendercela però sempre con l’IPASVI, con i sindacati e l’Istituzioni? Iniziamo ad assumerci le nostre responsabilità! Cambiamo modo d ragionare sul lavoro! Iniziamo a limitarci alle nostre competenze! Avvaliamoci degli strumenti legali a nostra disposizione! Denunciamo le situazioni di carenza di risorse umane e strutturali che danneggiano il cittadino! Non scendiamo più a compromessi! Smettiamola di farci impietosire da chi gioca con noi e fa finta di porre il paziente al centro di ogni cosa! Diamo vita ad una sanità basata realmente sul rispetto della salute psico-fisica e della dignità umana e non permettiamo a questo sistema organo-centrista di andare avanti! Com’è possibile che gli ospedali siano suddivisi per organi ed apparati, anziché per grossi reparti multidisciplinari dove vi è un’equipe che collabora assieme? Come si può pensare che un endocardite batterica del cuore dx sia di pertinenza di Medicina Interna e quella di sinistra di cardiologia? E l’aspetto umano allora? Perché deve esistere questa grossolana divisione di competenze mediche in base alla specializzazione? Allora perché a noi infermieri viene richiesto di essere competenti in più cose? Perché non iniziamo anche noi (come scritto anche nel Codice Deontologico) ad avvalerci di consulenze di colleghi specialisti?
Perché per una volta non mettiamo da parte i rancori che stupidamente ci dividono e ci uniamo nel bene della Sanità? Saremmo potentissimi, potremmo ottenere più riconoscimento sociale, una retribuzione economica più elevata, più soddisfazione da parte del cittadino, potremmo smacchiarci da retaggi culturali stupidi, potremmo avere più soddisfazioni professionali e meno frustrazioni, potremmo lavorare con carichi assistenziali adeguati e non massacranti come avviene oggi!
Allora dov’è il problema? Perché facciamo guerra tra poveri? Perché so già che sarò costretto a scappare via dall’Italia per avere più soddisfazioni? Perché c’è tanto odio in una professione umana? Perché ci parliamo male alle spalle? Perché anziché occuparci delle nostre attività preferiamo continuare a fare servi dei medici? Collaboriamo con loro, ma non sottomettiamoci come abbiamo sempre fatto per anni!!!Usiamo le nostre competenze per avere più autonomia!
E’ inutile continuare a lamentarsi e dire: Guadagniamo poco! Le nostre notti non valgono nulla! Non abbiamo personale! Lavoriamo in condizioni pericolose per tutti! Il nostro è un lavoro massacrante ed usurante!
Basta! E’ ora di farla finita!!!
Non piangiamoci sempre addosso! Io l’ho fatto, ma purtroppo siamo ancora in pochi!!!. E tu collega infermiere cosa vuoi fare? Vuoi restare a piangere tra le mura degli ospedali o vorrai uscire allo scoperto ed unirti attivamente per il cambiamento? A te la scelta…….
Giuseppe Summa infermiere dipendente pubblico referente Nursind ASL TO4
Nessun commento:
Posta un commento