EFFICACIA DELLA GINNASTICA VESCICALE EFFETTUATA PRIMA DELLA RIMOZIONE DEL CATETERE VESCICALE
Daniele Matarazzo
Studente della Seconda Univ.
Degli Studi di Napoli
Laurea Infermieristica
Polo didattico AORN “S.G. Moscati
INTRODUZIONE
Ho effettuato questa ricerca ponendomi il problema dell'efficacia della ginnastica vescicale,che ancora oggi viene praticata in alcune UU.00. del nostro ospedale. Tale pratica viene effettuata chiudendo ad intervalli di tempo il flusso del catetere vestitale mediante il clampaggio del sistema di raccolta o mediante l'apposizione di un tappo,essa però è stata da tempo messa in discussione per diversi motivi tra i quali:
• Se il catetere viene chiuso più volte durante la giornata spesso con lo stesso tappo)si determina una stasi di urina all'interno della vescica che può aumentare l'incidenza delle infezioni urinarie
• Il muscolo detrusore della vescica non esegue nessuna forma di ginnastica quando il catetere rimane in situ perché lo svuotamento dell'urina avviene per drenaggio e non per contrazione dello stesso muscolo
• La ginnastica vescicale non assicura la correzione dell'incontinenza. La continenza infatti viene garantita dalla struttura sfinteriale e dalla muscolatura del piano pelvico sia nell'uomo che nella donna
MATERIALI E METODI
Ricerca in internet dalle banche dati: Medi ine,CDC,RCN.
Parole chiave: urinary infections intermittent catheter bladder and catheter.
OBIETTIVI
L'obiettivo è valutare l'efficacia terapeutica della ginnastica vescicale prima della rimozione di un catetere vescicale a permanenza.
RISULTATI
Non vi è alcuna differenza alla minzione tra pazienti ai quali viene tolto il catetere vescicale senza eseguire la ginnastica vescicale e pazienti ai quali viene tolto il catetere dopo aver effettuato la ginnastica vescicale.
CONCLUSIONI
Da quanto analizzato la "GINNASTICA VESCICALE"non ha alcun beneficio sulla ripresa spontanea della minzione,anzi è una pratica inutile e dannosa che può portare ad un aumento dell'incidenza delle infezioni urinarie.
BIBLIOGRAFIA
INGER JOHANSSON, Juornal of clinical nursing,2002;11:651-656.
PAOLA GOBBI, Assistenza infermieristica e ricerca,2001;20,3.
SITOGRAFIA
www.evidencebasednursing.it
Grazie all'autore
Studente della Seconda Univ.
Degli Studi di Napoli
Laurea Infermieristica
Polo didattico AORN “S.G. Moscati
INTRODUZIONE
Ho effettuato questa ricerca ponendomi il problema dell'efficacia della ginnastica vescicale,che ancora oggi viene praticata in alcune UU.00. del nostro ospedale. Tale pratica viene effettuata chiudendo ad intervalli di tempo il flusso del catetere vestitale mediante il clampaggio del sistema di raccolta o mediante l'apposizione di un tappo,essa però è stata da tempo messa in discussione per diversi motivi tra i quali:
• Se il catetere viene chiuso più volte durante la giornata spesso con lo stesso tappo)si determina una stasi di urina all'interno della vescica che può aumentare l'incidenza delle infezioni urinarie
• Il muscolo detrusore della vescica non esegue nessuna forma di ginnastica quando il catetere rimane in situ perché lo svuotamento dell'urina avviene per drenaggio e non per contrazione dello stesso muscolo
• La ginnastica vescicale non assicura la correzione dell'incontinenza. La continenza infatti viene garantita dalla struttura sfinteriale e dalla muscolatura del piano pelvico sia nell'uomo che nella donna
MATERIALI E METODI
Ricerca in internet dalle banche dati: Medi ine,CDC,RCN.
Parole chiave: urinary infections intermittent catheter bladder and catheter.
OBIETTIVI
L'obiettivo è valutare l'efficacia terapeutica della ginnastica vescicale prima della rimozione di un catetere vescicale a permanenza.
RISULTATI
Non vi è alcuna differenza alla minzione tra pazienti ai quali viene tolto il catetere vescicale senza eseguire la ginnastica vescicale e pazienti ai quali viene tolto il catetere dopo aver effettuato la ginnastica vescicale.
CONCLUSIONI
Da quanto analizzato la "GINNASTICA VESCICALE"non ha alcun beneficio sulla ripresa spontanea della minzione,anzi è una pratica inutile e dannosa che può portare ad un aumento dell'incidenza delle infezioni urinarie.
BIBLIOGRAFIA
INGER JOHANSSON, Juornal of clinical nursing,2002;11:651-656.
PAOLA GOBBI, Assistenza infermieristica e ricerca,2001;20,3.
SITOGRAFIA
www.evidencebasednursing.it
Grazie all'autore
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