La Casa di Lellino

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martedì 31 maggio 2011

DIRITTO ALL'UTILIZZO DEL TITOLO DI DOTTORE


Fonte:AILF
articolo scritto da KIM SAVOJNI
Il DM 22 Ottobre 2004, n. 270, "Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509", recita:
Art. 13, "Disposizioni transitorie e finali", Comma 7
A coloro che hanno conseguito, in base agli ordinamenti didattici di cui al comma 1, la laurea, la laurea magistrale o specialistica e il dottorato di ricerca, competono, rispettivamente, le qualifiche accademiche di dottore, dottore magistrale e dottore di ricerca.
La qualifica di dottore magistrale compete, altresì, a coloro i quali hanno conseguito la laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509.

I laureati in infermieristica sono dottori; circa l'utilizzo del titolo sul luogo di lavoro, spetta ai diretti interessati far rispettare questo loro diritto.

E' importante ricordare che l'utilizzo del titolo di dottore è stato regolamentato dal Regio Decreto 4 Giugno 1938, n. 1269 (ancora in vigore), che all'art. 48 recita:
"il titolo di dottore spetta a coloro che hanno conseguito una laurea, e ad essi solo".
Questo significa che il titolo è strettamente legato al possesso di una laurea, indipendentemente dalla sua durata e dalla sua natura; quindi ci si può fregiare del titolo di dottore indipendentemente dalla propria posizione lavorativa, a condizione di essere laureati, ovviamente!

Nel nostro caso, avremo l'Infermiere Sig. Rossi (senza laurea) o l'Infermiere Dott. Rossi (con la laurea); il titolo di dottore spetta anche se la laurea non è del proprio ambito professionale.

Può piacere o non piacere, ma la legge è questa.

Ultimo particolare: l'utilizzo del titolo senza laurea è perseguibile per legge.
Il codice penale, art. 498, "Usurpazione di titoli o di onori" recita: "Chiunque abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, ovvero indossa abusivamente in pubblico l'abito ecclesiastico, è punito con la multa da lire duecentomila a due milioni. Alla stessa pena soggiace chi si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche, ovvero qualità inerenti ad alcuno degli uffici, impieghi o professioni, indicati nella disposizione precedente. La condanna importa la pubblicazione della sentenza"

Quindi gli infermieri laureati sono Dottori, nulla di complicato.

1 commento:

Enfermeiro ha detto...

"Quindi gli infermieri laureati sono Dottori, nulla di complicato."
Come mai non si vedi nei cartellini?
Voglio dire, sono infermiere(Diplomato in Brasile)e lavoro in una casa di riposo, pero non ho mai visto nessuno utilizzare il titolo di dottore sul cartellino identificativo, neanche in ospedale!
Voi usate?
Saluti!