Dal sito Infermierionline:
Cassazione: infermiere saltuario? Non è esercizio abusivo della professione
Grande clamore e molto malumore è stato provocato nella categoria degli infermieri da una sentenza della Corte di Cassazione; ci aggreghiamo a coloro che reputano grave per la professione infermieristica, ma soprattutto per la salute e l'incolumità dei pazienti a noi affidati, il consentire che a personale senza preparazione adeguata sia permessa l'esecuzione di prestazioni sanitarie senza che questo configuri come reato.
In attesa di leggere la sentenza alleghiamo il comunicato pervenutoci:
"E’ di questi giorni la notizia che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza -n° 14603/2010- in cui sancisce che chi s’improvvisa infermiere senza averne l'abilitazione non commette alcun reato, purché sia attività saltuaria, non retribuita e svolta solo per sopperire alla carenza di personale infermieristico. Con questa sentenza è stato annullato un doppio verdetto di condanna ed è stata assolta una coordinatrice di una casa di riposo che, pur non essendo infermiera, aveva svolto attività tipicamente infermieristiche (aveva tentato di praticare un prelievo ematico e in altre occasioni aveva eseguito iniezioni sotto cute – insulina - o intramuscolo ai pazienti ricoverati). Secondo i Giudici, le mansioni esercitate dall'imputata "ove eseguite non a titolo professionale ma per sopperire saltuariamente alla carenza del personale infermieristico, rispettando le cadenze, i tempi e le modalità stabilite dal medico, non integrano il reato" punito dall'art. 348 C.P (abusivo esercizio di una professione), anche a fronte del fatto che, spiegano i supremi Giudici, la coordinatrice aveva svolto queste attività, che "generalmente si praticano in via di automedicazione", gratuitamente e "in mancanza temporanea di personale sanitario".