La Casa di Lellino

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lunedì 21 febbraio 2011

Infermieri anche Tecnici di Laboratorio? Secco NO del tribunale di Pordenone

Fonte : Nursind

A ciascuno il suo
Il tribunale ha stabilito la competenza per legge agli infermieri.


“Si tratta di una vittoria per i pazienti, che potranno avere certezza nell’esito degli esami e non vedersi mancare la continuità assistenziale del percorso di cura, una vittoria per i lavoratori e per la professionalità degli infermieri, ma anche una vittoria per l’Azienda ospedaliera stessa che, sebbene fosse colei che chiedeva e legittimava l’utilizzo dei POCT (ovvero gli esami fatti in emergenza direttamente in corsia la cui competenza, per i vertici dell’ospedale, rientrava nel campo infermieristico), si vedrà recapitare meno denuncie e richieste di risarcimento per errori e malpractice”, affermano per il Nursind Gianluca Altavilla, e per FSI Virginia Carnelutto e Walter Cecchin.

La soddisfazione è palese non appena arriva la notizia che il Tribunale di Pordenone ha accolto il reclamo dei ricorrenti inibendo l’azienda Santa Maria degli Angeli all’utilizzo dei POCT, rendono note le sigle sindacali.

Con questa decisione si chiude un capitolo che rischiava di sovra-esporre gli infermieri dando loro mansioni non proprie con il rischio, ovviamente, di sbagliare gli esiti oltre che di doversi assentare dai reparti, configurando così un vuoto assistenziale, per lavorare alle macchine degli esami.

Una volta per tutte è stata stabilita la competenza per legge: il tribunale infatti ha riconosciuto che la prestazione richiesta agli infermieri non rientra nella loro sfera di funzioni, bensì – come ribadito fin dall’inizio della battaglia dai sindacati NURSIND e FSI - ai tecnici di laboratorio bio-medico quale attività loro tipica.

“Sostanzialmente la sentenza ha riconosciuto il rispetto oltre che la salvaguardia, nelle differenze, delle due professioni, applicando la summa rappresentata dai rispettivi codici deontologici, ovvero la salute dei cittadini al primo posto anche per evitare episodi di malasanità. Il tribunale ha inoltre dichiarato che l’attività infermieristica legato al POCT, fra l’altro, avrebbe esposto, in caso di errore, gli infermieri a una precisa responsabilità civile e penale, a differenza delle dichiarazioni dell’azienda la quale in una delibera si assumeva tutta la responsabilità del caso (sia civile sia penale) che però sarebbe stata negata dalla giurisprudenza effettiva.

Un ringraziamento speciale viene formulato all’avvocato Annalisa Dal Col per la perseveranza, professionalità ed alta dedizione nel procedimento: “E’ grazie a lei che siamo riusciti a vincere! E grazie a lei che tutti i cittadini possono dirsi garantiti”. I sindacati ricordano anche la mobilitazione massiccia che ha visto raccogliere oltre 500 firme di infermieri e tecnici di laboratorio contro il POCT.

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